Freddo e caldo, sinistra e destra, femminile e maschile: moltissime tradizioni orientali individuano nell’Universo l’equilibrio fra energie di natura diversa, in apparenza contrapposte, ma che fluiscono in interazione, compensazione ed equilibrio.
Shiva e Shakti, solo per fare un esempio, sono una rappresentazione nel pantheon induista proprio di questo equilibrio fra principio maschile e femminile, tra forza contemplativa e dinamica, fra energia meditativa e creatrice. E non a caso sono gli sposi divini che hanno creato l’intero Universo, un Universo permeato esso stesso da queste energie differenti, ma in continuo fluire verso l’equilibrio.
Così come nel Tutto che ci circonda, quindi, anche in noi possiamo avvertire queste energie polari. La tradizione yoga le concepisce come un fluire di energia di natura lunare e solare, femminile e maschile, che percorre il corpo dal basso verso l’alto, attraverso canali energetici detti nāḍī (oltre 72.000, secondo alcune tradizioni).
In particolare due, fra le nāḍī principali, rappresentano lo scorrere di energie apparentemente “contrapposte”: īda e piṅgalā, che corrono lungo i lati del corpo partendo dalla base della colonna, per terminare nelle narici.
E così attraverso īda e piṅgalā, lungo tutto il nostro corpo e attraverso il nostro respiro, la tradizione yoga vede in noi il continuo scorrere di energia femminile e maschile, polarità sinistra e destra, parte del nostro Universo interiore.
Respiro dopo respiro, queste energie non restano mai immobili: sono invece sempre in mutamento e trasformazione, l’una verso l’altra, alla ricerca dell’equilibrio.
Praticando lo yoga, la disciplina dell’Unione, portiamo verso l’integrazione la nostra energia interiore: impariamo ad ascoltarla, a sentire le sensazioni che lascia nel nostro corpo attraverso la pratica.
Quando pratichiamo gli asana con consapevolezza e ascolto attento, piano piano portiamo equilibrio tra movimento e stasi, tra freddo e caldo, īda e piṅgalā, polarità femminile e maschile, parte destra e sinistra del corpo: riconciliamo il corpo in unione con mente e spirito, nel fluire della nostra energia.